sabato 10 gennaio 2015

LIMITIAMO LE VITTIME DEL TERRORISMO (PSICOLOGICO)

Per combattere il terrorismo, piuttosto che improvvisarci tutti esperti in politica internazionale e sociologia delle religioni, basterebbe considerare la storia italiana: il terrorismo é la politica del terrore, che mette paura e cerca di condizionare gli eventi, può coinvolgere attivamente parecchie persone (ma comunque sempre un numero molto limitato - per non dire irrisorio - rispetto alla totalità della popolazione), non gode di alcuna approvazione da parte dei non "aderenti"  ... é un fenomeno criminoso che va combattuto con attente indagini, ma (individualmente) anche (e soprattutto) non avendone paura. 

Rispetto al terrorismo di matrice politica della storia italiana, il fatto oggi si complica, perché non c'è più quel manipolo di fanatici politici che inneggiano Hitler o il potere supremo della classe operaia, ma persone che hanno una determinata nazionalità o credo religioso. 

Veniamo a noi/voi: se avete paura, siete divenuti vittime (volontarie) del terrorismo, avete perso la vostra libertà e dovrete affidarvi al super-uomo di turno per essere protetti, ma anche - nella pratica - per ricevere rassicurazioni sul fatto che chi vi fa paura é braccato a vista. 

Ora, tornando alle vostre paure ... chi vi fa paura? Il risultato del ragionamento a cui siete stati indotti (e che avete accettato) é che vi ritroverete con un grandissimo numero di sospetti/nemici: i terroristi potrebbero essere tra loro, ma ne rappresentano una piccolissima minoranza, tutti gli altri sono vittime (questa volta involontarie) del terrorismo, ma soprattutto della stupidità degli uomini. 

Ultima considerazione: se prendete una bottiglia di spumante e l'agitate, il tappo tenderà a sollevarsi a causa della pressione interna, ma resiste perché rinforzato. Se la bottiglia subirà un nuovo forte trauma é molto probabile che il tappo salti. Se avrete fatto dei forellini sul tappo, questo non salterà, lasciando sfogare lentamente la pressione in eccesso. La repressione sociale funziona in modo simile: potete reprimere completamente qualsiasi comportamento, prendendovela con chi vi pare, ma aspettatevi che maturino conflitti e diffidenze sempre maggiori, é solo una inibizione del conflitto che per i posteri sarà via via sempre più irrisolvibile. L'alternativa a tutto questo si chiama DIALOGO (che include ascolto, interazione, empatia, etc.).