sabato 12 ottobre 2013

ARRIVA L'ORDINANZA DI SGOMBERO PER IL CAMPO ROM DI TORRE DEL GRECO

Cerco di fare mente locale e ricostruire gli eventi .. ricordo che quasi un anno fa la Società Autostrada intimava al comune di sgomberare la zona occupata dal Campo Rom, per la presenza di un cantiere in zona della stessa società, ricordo che il Comune non sapeva come agire (serve un intervento di mediazione culturale? qualcuno non sapeva nemmeno esistesse quel campo - dove qualche anno fa un bambino morì durante le festività natalizie per il freddo, cioè la mancanza di una coperta in più - mentre solo privati cittadini, sotto la spinta di qualche parrocchia e associazione avevano cercato di approcciarsi, autonomamente, alla comunità e ai suoi problemi) .. non si vedeva la soluzione ad un problema mai considerato e ora impellente; poi, ma le due cose non hanno un collegamento, la cittadinanza improvvisamente si accorge della presenza del campo, denuncia l'illegalità diffusa (tra cui una discarica con continuo sversamento di rifiuti, condizioni igieniche pessime, continui furti, roghi, etc.) e quindi addirittura si organizza (e specifico che da cittadino posso assicurarvi che a Torre del Greco la cittadinanza è incapace di auto-organizzarsi) per portare alla luce tutto il problema. L'epilogo è che, preso atto dell'illegalità diffusa (che esisteva da sempre nel campo), si decide di ordinarne la bonifica (si titola sgombero, ma non è chiaro). La mia riflessione è: possiamo sempre curare i pazienti con farmaci sintomatici? Mi spiego meglio: se un complesso fenomeno crea disagio, perchè invece di reprimere quel fenomeno (cancellando l'evidenza del sintomo e in questo caso disperdendo una comunità fatta di esseri umani) non si fa come in un paese normale, in cui si cerca di capire il fenomeno e come meglio agire? Non dico sia sbagliato il verdetto, sono solo infastidito dal clima dei processi sommari. L'imputato (il campo rom) è colpevole indubbiamente, l'attore (il Comune) è intempestivo (il problema esiste da anni e non si è fatto mai nulla per comprenderlo ed agire adeguatamente), il processo è sommario (al rogo le streghe). Non difendo né l'uno né l'altro, rifletto sul nostro sistema di civile convivenza, sulle sue regole, sul suo funzionamento, sulla repressione dei fenomeni che creano fastidi a qualcuno e concludo: non mi piace.